mercoledì 31 luglio 2013

D'acqua



Galleggiava chissà da quanto.
La sensazione non era la calda e avvolgente, di un liquido amniotico che ti culla, era più che altro l’immersione in una gelatina collosa, fredda e insalubre.

Da quanto tempo fosse immersa non è chiaro.
Ore.
Forse anni.
Poteva muovere gli arti, girare gli occhi e guardare il cielo sopra di lei.
Ma quell’immensa brodaglia densa la tratteneva.
Probabilmente, anche riuscendo, sarebbe rimasta lì, immersa, persa nel suo mondo.
Riusciva a guardare il cielo e a percepire i colori, ma non tutti, sfumature di grigio metallico e marrone, niente rosso o giallo, qualche volta una sfumatura di verde. Niente più.

Quell’immobilità era solo apparente.
Dentro di lei si muovevano serpenti pronti a scattare, a mordere. E lo facevano, mordevano tutto ciò che avrebbe potuto cambiare il suo stato, qualsiasi cosa che avrebbe potuto tirarla fuori da lì.

Immersa nel suo liquido viscido si sente protetta. Chissà se si rende conto di essere una mosca che va a rintanarsi in una tela di ragno.
Probabilmente no.
I suoi sensi sono attutiti, non riesce a sentire, tutto è filtrato dal liquido.
Ovattato, scolorito, insapore.
Per percepire qualcosa ha bisogno di grandi quantità di sensazioni che deve masticare, se riesce, ed ingurgitare.
A volte i denti non servono, tutto viene deglutito intero.
Poi per un pò il dolore sparisce, appaiono quelle sfumature verdi, addirittura blu.
Ed è felice.
Come una mosca nella tela di ragno.







Autore: Elena Roversi

martedì 30 luglio 2013

Novembre

Novembre


Questa è una grande storia d'amore.

E' iniziata diverso tempo fa e da quel che mi è dato sapere, probabilmente non sarà a lungo termine e non avrà un lieto fine.
O forse si.

Bisogna capire da quale lato si vuol leggere il racconto.

I lettori si divideranno in due categorie: chi si crogiola nelle grandi passioni e non importa come andrà a finire, l'importante è avere vissuto.

E poi ci sarà chi non vuole soffrire e rinuncia pur di non essere toccato dal dolore di una separazione inevitabile.

No. Non ho incontrato nessun uomo.

Esistono sentimenti che vanno oltre l'età, la razza, il sesso.

Tu potresti essere un cane, dieci anni vissuti in una gabbia, malata di tumore (operato a cacchio di cane, già per rimanere in tema), cardiopatica e cieca ( tanto per non farsi mancare nulla) e io potrei accoglierti e pensare di poterti dare un piccolo spazio nella mia casa.
Un pò di pappa morbida, qualche carezza.

Potrei pensare di mettere una cuccia vicino al mio posto a tavola e una copertina vicino al mio pc, perché tu potresti aver bisogno di sentirmi vicina, seppure non lo facessi non succederebbe niente, perché tu non hai voce, non piangeresti e non abbaieresti e neanche potresti guardarmi con occhi imploranti, perchè quelle due bilie opache infilate nella faccia non sono in grado di vedere.

Ecco, io sono una di quelle persone che:"Tutto o niente".

E poi emozioni, emozioni a più non posso, da togliere il fiato, da non dormire la notte, da vivere fino in fondo.

Fino in fondo.

Con te, anima mia, non è stato diverso.

Con te è andata via una parte del mio cuore.

Tutto è schiantato al suolo lo stesso giorno che un ago indecente si introduceva nella tua carne portandoti via per sempre.

Lacerante.

E' stato lacerante, nessun altro termine potrebbe spiegare meglio cosa è stato.

Ma lo rifarei.

Lo rifarei, lo rifarei e rifarei mille volte.

Se tutto quell'amore vissuto, deve essere pagato a lacrime sonanti, pago il prezzo.

Intero, niente riduzioni, niente sconti.

E a chi ha potuto pensare: "Era solo un cane", dico che dell'amore non ha capito niente.




Stefy è entrata nella mia vita a novembre del 2010 ed è volata via il 22 febbraio del 2012.
Dicevano che non sarebbe sopravvissuta più di qualche settimana, ma Lei, non era una qualunque,
aveva la dignità e la forza di una guerriera.

Mi manchi, mi manchi, mi manchi....

Ti ringrazio, Anima mia, di tutto.


Foto:

Stefy al canile

Coccole

Contorsioni

Ninne

Amore


Autore: Elena Roversi








Una storia





Guarda” ancora quella sequenza di immagini…tanti piccoli spezzoni di lui e lei, degli incontri al crepuscolo, dell’amore reciproco scambiato riparati da una pesante coperta, distesi sotto la costellazione dell’orsa maggiore. Ricorda il piacere del parlare, del raccontare, del sentirsi chiedere la propria breve vita, i sospiri, le pause, i silenzi. continua a leggere

Autore: Essenzialmente Tu